Il primo scalo della Great Casablanca nel “suo” porto

Il 4 novembre, il Gruppo Grimaldi ha celebrato il primo scalo della sua nuova nave, la Great Casablanca, nel porto da cui prende il nome, parte della rotta tra i principali porti del Nord Europa e dell'Africa occidentale. Alla cerimonia hanno partecipato illustri rappresentanti delle autorità istituzionali e marittime, funzionari locali e professionisti del settore. Tra questi, Livio Spadavecchia, Console Generale italiano a Casablanca, Sanae El Amrani, Direttrice dei Porti e del Dominio Marittimo Pubblico del Ministero dell'Equipaggiamento marocchino, Mustapha Farès, Direttore Generale dell'Agenzia Nazionale dei Porti (ANP), Andrea Grimaldi, Deep Sea Lines Executive Manager del Gruppo Grimaldi, Pasquale Autiero, Comandante della Great Casablanca, e Giuseppe Patanè, John Kenny e Mostafa Benhima, rispettivamente Amministratori e Direttore Generale di Grimaldi Agencies Maroc.

Quinta di sei innovative navi ro-ro multipurpose di classe "G5", la Great Casablanca incorpora tecnologie avanzate che ne migliorano l'efficienza energetica e riducono al minimo l'impatto ambientale, con un abbattimento delle emissioni di CO2 per tonnellata trasportata fino al 43% rispetto alla precedente classe di navi Grimaldi. Con una lunghezza di 250 metri, il design della Great Casablanca è il risultato di uno studio attento delle esigenze del Gruppo e dei suoi clienti: grazie a una configurazione interna innovativa e completamente personalizzata, la nave è in grado di trasportare 4.700 metri lineari di carico rotabile, 2.500 CEU (Car Equivalent Unit) e 2.000 TEU (Twenty Foot Equivalent Unit).

La Great Casablanca porta il nome dalla capitale economica del Marocco e rafforza l'impegno continuo del Gruppo Grimaldi nel Paese, un hub cruciale per il commercio tra Europa, Cina e Africa occidentale. Difatti, ogni anno il Gruppo effettua oltre 130 scali a Casablanca e Tangeri Med. La posizione strategica del Marocco potenzia la capacità del Gruppo di ottimizzare le rotte commerciali, migliorare la connettività regionale e sostenere il ruolo del Paese come ponte vitale nel commercio globale.