Arrivano sulla Grande Francia i nuovi scanner per il Porto di Montevideo
Tra i carichi arrivati al porto di Montevideo
il 21 giugno, uno era particolarmente atteso: due scanner di ultima generazione
acquistati dalla Direzione nazionale delle dogane dell’Uruguay per l'ispezione
non intrusiva a raggi X, finalizzata a monitorare l'esportazione,
l’importazione e il transito di merci presso lo scalo della capitale
uruguaiana. I nuovi macchinari consentiranno una maggiore capacità di
ispezione: tra il 75% e l’80% del volume totale di TEU movimentati nel porto.
Gli scanner sono stati caricati a Tilbury sulla
nave Grande Ghana del Gruppo Grimaldi e poi trasbordati ad Anversa sulla
Grande Francia, con destinazione finale Montevideo. L’arrivo di un terzo
scanner – sempre sulla Grande Francia – è previsto per il prossimo
agosto, nell'ambito di grandi investimenti fatti dal Porto di Montevideo e che
lo renderanno uno “Smart Port” entro la fine del 2025. Ma il contributo della
compagnia di navigazione italiana al potenziamento della sicurezza nel porto di
Montevideo non si limita a queste spedizioni.
La collaborazione tra il Gruppo Grimaldi e le
autorità doganali dell'Uruguay è iniziata a metà del 2019, quando l'azienda ha
richiesto la scansione di tutti i container caricati e in trasbordo nel porto
di Montevideo. Un rapporto progredito già pochi mesi dopo, quando KMA, agente
locale del Gruppo, ha iniziato a inviare proattivamente alla dogana
informazioni che hanno consentito a quest’ultima di iniziare a utilizzare un
nuovo sistema di analisi dei rischi, tuttora attivo.
Gli incontri periodici a cui, negli ultimi
anni, hanno partecipato rappresentanti della compagnia di navigazione, della
sua filiale e dei suoi agenti locali, dell'Autorità Portuale di Montevideo e
della dogana uruguaiana, hanno portato all'adozione di misure speciali per le
operazioni delle navi ro-ro, come zone di esclusione e barriere nella zona
della rampa. Inoltre, tutti i container in esportazione (sia diretta che in
trasbordo dal Paraguay) vengono scansionati nel porto di Montevideo prima di
essere caricati sulle navi Grimaldi.
Insomma, c’è piena sinergia e collaborazione
attiva tra la compagnia italiana e le autorità uruguaiane nel contrasto all’uso
illecito delle navi e delle infrastrutture portuali – e la consegna dei nuovi
scanner ne è solo il più recente esempio.
Il tema della sicurezza è di primaria
importanza non solo per la comunità portuale di Montevideo, ma per tutto
l’Uruguay: ecco perché, lo scorso 21 giugno, la banchina dove è arrivata la Grande
Francia era gremita non solo di stakeholders locali, ma anche di
rappresentanti delle autorità nazionali – tra gli altri, Azucena Arbeleche
e Alejandro Irastorza, rispettivamente Ministro e Sottosegretario
all’Economia, José Luis Falero, Ministro dei Trasporti, Juan Curbelo,
Presidente dell’ANP (Administración Nacional de Puertos), e Jaime Borgiani,
Direttore Generale della Dogana uruguaiana.